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Il "Progetto Memoria"

Il “Progetto Memoria” nasce nel 1995 da una collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, il circolo “Le Storie” di Molina di Quosa, l’A.N.P.I. sezione di Pisa e le scuole del territorio comunale, un periodo in cui già forte si avvertiva l’esigenza di approfondire momenti storici troppo spesso relegati nella periferia dei programmi scolastici, ma fondanti per tutta la comunità sangiulianese.

Il progetto si pone come obiettivo il recupero della memoria storica degli eventi della seconda guerra mondiale e della lotta di Liberazione, con particolare riferimento al territorio comunale.

L’iniziativa si snoda durante l’anno scolastico, attraverso incontri delle classi coinvolte con i “testimoni del tempo” (ex partigiani, ma anche semplicemente persone che hanno vissuto quel periodo ) e la visita alla località “La Romagna” di Molina di Quosa, dove nel 1944 furono trucidati 69 civili da parte delle forze nazi-fasciste.

Il percorso didattico, assicurando il contatto diretto con fonti non-scritte, diviene strumento efficace di apprendimento della storia, in particolare la conoscenza della storia locale e di “micro-storie” diviene per gli alunni un metodo di comprensione e contestualizzazione della “macro-storia”.

Le classi partecipanti svolgono un lavoro propedeutico di inquadramento dell’epoca storica e ricostruzione degli eventi attraverso l’incontro con i “testimoni del tempo” che sfocia poi nella visita in località “La Romagna “ di Molina di Quosa.

Nel corso degli anni sono stati organizzati incontri tra gli studenti e figure particolari della Resistenza pisana e nazionale, docenti di storia dell’Università di Pisa, ex deportati in modo da inserire e contestualizzare la micro-storia nel contesto più ampio della Seconda Guerra Mondiale.

Il Progetto Memoria, che alla nascita vedeva la partecipazione della sola scuola elementare di Molina di Quosa, coinvolge ormai tutte le scuole elementari e medie del territorio che in occasione del 25 aprile, celebrato proprio in località “La Romagna”, presentano gli elaborati realizzati durante il corso dell’anno scolastico ( cd-rom, cartelloni, vhs, etc.).

 

Di anno in anno gli elaborati della classi sono diventati sempre più approfonditi e completi; in particolare nel corso degli ultimi anni i lavori di ricerca realizzati dalle classi aderenti al progetto sono divenuti vere e proprie fonti di documentazione storica.

Le figure di Livia Gereschi, Don Bertini, Licia Rosati sono state oggetto da parte degli studenti di una ricerca molto accurata che si è snodata attraverso fonti archivistiche, interviste ai testimoni diretti degli episodi, ricerche su testi scritti e non, studio della topografia delle zone coinvolte etc.

A partire da quest’anno questa Amministrazione sta iniziando un lavoro di inventariazione, riorganizzazione, schedatura, recupero dei materiali prodotti dalle scuole con l’appoggio di un archivista, nell’ambito di un progetto dell’archivio storico comunale.

Il Progetto Memoria ormai coinvolge non solo insegnanti ed alunni ma tutta la cittadinanza in un percorso teso al recupero ed alla valorizzazione di una memoria attiva e condivisa, basata sui valori fondanti della comunità sangiulianese.

L’Archivio della Memoria

 

A partire dell’anno 2004 il Comune di San Giuliano Terme ha iniziato un’operazione di censimento e catalogazione delle fonti orali presenti nel territorio comunale al fine di far riaffiorare nella memoria collettiva e personale il periodo storico della Seconda Guerra Mondiale e di creare un vero e proprio archivio della memoria in continuo aggiornamento al fine di raccogliere ,conservare analizzare .

Il rapporto con l’Università di Pisa e la Rete Archivistica Provinciale è stato a tal fine determinante: attraverso una griglia generale di domande si individuano alcune chiavi analitiche che si vuole come punti di aggancio intorno ai quali riannodare il filo della memoria.

Sono stati individuati una serie di temi (infanzia, quotidiano, guerra, distruzioni materiali, bombardamenti, violenze sui civili) che esprimono una serie di parole chiave (alcune nuove, altre più classiche) intorno alle quali si dipana negli ultimi anni la riflessione storiografica ed un approccio più plurale allo studio del biennio 1943-1945.

Tale schema di intervista è stata distribuito a tutti gli studenti partecipanti al progetto che hanno poi somministrato il questionario ai propri parenti, inoltre numerose interviste filmate sono state realizzate a cura del personale comunale con la collaborazione e la supervisione della Rete Archivistica Provinciale

L’Archivio della Memoria si presenta nella varietà delle fonti raccolte (interviste, come detto, ma anche volumi, documenti provenienti dall’ANPI di Pisa e da Archivi privati) come un unicum che costituisce un’importante fonte di documentazione sul periodo bellico nel territorio sangiulianese.

Attualmente l’Archivio raccoglie circa trecento interviste scritte e circa trenta interviste filmate, le prime di queste sono state la base per il primo “Quaderno della Memoria

Un archivio in continuo aggiornamento a disposizione di studenti, insegnanti, istituzioni che si arricchisce di giorno in giorno di una molteplicità di materiali:video, dvd, giornali, interviste, volumi, locandine .

 

Dal 2016 è stata iniziata l’opera di digitalizzazione del materiale dell’Archivio della Memoria , con particolare riferimento a quelle provenienti dall’Archivio Storico del Comune di San Giuliano Terme, attività propedeutica alla creazione di una banca dati on line che possa da un lato permettere a studiosi, studenti, docenti di avere accesso al materiale documentario e dall’altro possa tutelare lo stesso dall’usura garantendo quindi al tempo stesso fruizione e conservazione.

Collana editoriale I Quaderni della Memoria

Nel 2006 ha visto la luce il primo volume della collana in oggetto che si pone l’obiettivo di lasciare una traccia cartacea delle molteplici esperienze e buone pratiche emerse nell’ambito del Progetto Memoria.

Le uscite si qui realizzate sono :

Un percorso tra storia e memoria nel comune di San Giuliano Terme, ETS 2006

Fatti episodi narrazioni della Resistenza, ETS 2007

La Guerra, l’Occupazione, la Resistenza, la Liberazione, ETS 2008

Tempi di guerra-Memoria di conflitti passati, ETS 2009

Scuola e Guerra: insegnare la storia dei conflitti per una didattica di pace, ETS 2010

Antifascismo Guerra Resistenza a San Giuliano Terme, ETS 2014

La ricerca di giustizia 

Nel 1947, a Padova, un tribunale britannico celebra per conto delle Nazioni Unite un processo per crimini di guerra contro il generale Max Simon, comandante della 16ª Divisione Panzergrenadier «Reichsführer-SS» che si era macchiata di numerosi crimini tra la Versilia e l’Appennino tosco-emiliano: le 

stragi di Sant’Anna di Stazzema e di Monte Sole sono le piu’ sanguinose e  tristemente note. A pochi giorni dall’inizio del dibattimento, il 15 maggio 1947, la Procura militare inglese chiede ed ottiene di aggiungere la strage della Romagna ai capi d’accusa. La formulazione del giudizio finale del processo di Padova del 1947 non prende però in considerazione l’episodio della Romagna, forse a causa della povertà dei materiali documentari raccolti in fretta e furia. 

Più di 60 anni più tardi, il 10 ottobre 2011, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale militare di Roma riapre il procedimento penale a carico della 16ª Divisione Panzer-Grenadier «Reichsführer-SS» per la strage perpetrata l’11 agosto 1944, nella persona del maresciallo Josef Exner, restituendo alla strage della Romagna la dignità di un percorso giuridico, grazie anche all’Amministrazione comunale di San Giuliano Terme, costituitasi parte civileinsieme all’ANPI e a numerosi parenti delle vittime.

Il processo si conclude con un’archiviazione per l’accertato decesso dell’imputato. Intanto però è stato dato un segnale forte e inequivocabile: la storia della guerra è materia ancora viva per i cittadini sangiulianesi.

Anche a seguito di tale evento il Comune di San Giuliano Terme inizia la procedura per la richiesta al Presidente della Repubblica di un riconoscimento al valor civile per gli eventi che colpirono la comunità sangiulianese tra il ‘43 ed il ‘44, eventi luttuosi che segnarono profondamente tutto il la storia di San Giuliano Terme  che fu da un lato territorio di accoglienza per migliaia di sfollati provenienti soprattutto da Pisa, ma anche teatro di una violenza diffusa da parte delle truppe tedesche in ritirata che si macchiarono di numerose efferatezze. Episodi che ancora oggi vengono ricordati con partecipazione e commozione dalla comunità sangiulianese: la strage della Romagna, l'omicidio di Licia Rosati, l'eccidio di Gello, l'uccisione di Don Bertini, per citare solo i maggiori.

Allegata la Deliberazione del Consiglio comunale n.99 del 2012 che da avvio alla procedurta per la richiesta di un riconoscimento al valore civile per la comunità sangiulianese e la relazione storica  redatta dal Prof. Stefano Gallo.

Procedura conclusasi con il  Decreto del Presidente della Repubblica del 14 marzo 2018 con cui  è stata conferita al Comune di San Giuliano Terme la medaglia d’argento al merito civile con la seguente motivazione:”La popolazione, con generosa solidarietà, accolse i numerosissimi sfollati delle zone vicine e, nonostante le razzie, i rastrellamenti e le uccisioni indiscriminate ad opera dei tedeschi, diede prova di un amorevole spirito di resistenza e di straordinarie virtù civiche, ispirati dai più alti ideali di libertà e di democrazia".


 

 

 

 

Allegato 310745.pdf (581,01 KB)