2 giugno: Festa della Repubblica
inserita il: 26/05/2023 12:34
A differenza di altri paesi, l’Italia grazie all’esperienza della Resistenza e all’immenso patrimonio etico che questa aveva lasciato, riuscì a formare fin da subito, finita la Seconda guerra mondiale, un governo legittimo e democratico. Il primo governo politico post-fascista si formò a Salerno già il 22 aprile 1944. Questo governo, che vedeva la partecipazione di sei partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (CNL), restò in carica fino alla liberazione di Roma, avvenuta il 4 giugno dello stesso anno, quando gli subentrò un nuovo governo guidato dal liberale Ivanoe Bonomi. In base ad un accordo tra la corona e il CNL che prevedeva di congelare la questione istituzionale fino alla fine del conflitto, Vittorio Emanuele III nominò lo stesso giorno suo figlio Umberto luogotenente del Regno. Con il decreto-legge luogotenenziale 151/1944 si stabilì che “Dopo la liberazione del territorio nazionale, le forme istituzionali saranno scelte dal popolo italiano che a tal fine eleggerà, a suffragio universale diretto e segreto, una Assemblea Costituente per deliberare la nuova costituzione dello Stato. I modi e le procedure saranno stabiliti con successivo provvedimento”.
L’attuazione del decreto dovette aspettare non soltanto la Liberazione ma anche che la situazione italiana si consolidasse. Il 16 marzo 1946 il luogotenente del Regno decretò che la forma istituzionale dello Stato sarebbe stata decisa mediante referendum da indirsi contemporaneamente alle elezioni per l'Assemblea Costituente. Le forme istituzionali proposte erano due: la repubblica e la monarchia. Quest’ultima ebbe l’appoggio, tra i partiti del CNL, del solo Partito Liberale Italiano.
Un mese prima del referendum Vittorio Emanuele III abdicò in favore del figlio Umberto tramite un atto redatto in forma privata e certificato dal notaio Nicola Angrisani di Napoli. Questa scelta creò una certa tensione, poiché di fatto poneva termine al regime luogotenenziale e il ripristino della monarchia. Umberto confermò però la promessa di rispettare il volere liberamente espresso dai cittadini sulla forma costituzionale.
Il referendum si svolse il 2 e il 3 giugno 1946: per la prima volta le donne italiane erano chiamate ad esprime il loro voto in una elezione politica I risultati furono comunicati dalla Corte suprema di cassazione il 10 giugno e ratificati ufficialmente il 18 giugno. Dopo 85 anni di Regno, con 12.717.923 voti contro 10.719.284, l’Italia era diventata una Repubblica !
Dal 1948 il 2 giugno, primo giorno della consultazione referendaria, è celebrato come Festa della Repubblica.
L'Amministrazione Comunale ricorda questo importante appuntamento con la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti del Parco delle Covinelle, nella frazione di Molina di Quosa. Appuntamento venerdì 2 giugno alle ore 10.00: l'Amministrazione sarà rappresentata dall'assessore Matteo Cecchelli.