Il rendiconto delle spese elettorali
Il rendiconto delle spese elettorali – Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti.
Si ricorda che, a norma dell'art. 7, comma 6, della L. 515/1993 e dell'art. 13 della L. 96/2012, i candidati alla carica di Sindaco o Consigliere Comunale, sono tenuti alla presentazione della dichiarazione di rendiconto delle spese elettorali, ovvero alla presentazione di dichiarazione negativa in ordine a tali spese.
A tale obbligo, ai sensi del comma 7, del citato art. 7, sono tenuti anche i candidati non eletti.
Tale dichiarazione deve essere presentata, entro tre mesi dalla proclamazione, al Collegio di Garanzia Elettorale presso la Corte d'Appello di Firenze e al Presidente del Consiglio Comunale.
I candidati che spendono meno di 2.500,00 euro avvalendosi di denaro proprio non hanno l'obbligo di avvalersi del mandatario elettorale.
In caso di mancato deposito della dichiarazione al Collegio di Garanzia nei termini prescritti, lo stesso Collegio, previa diffida, applica la sanzione pecuniaria da cinquanta a duecento milioni di lire (Euro 25.822,00 / 103.291,00) ex art. 15, comma 5. della L.515/1993.
Inoltre, a norma dell'art. 12 della L. 515/1993 i Rappresentanti di partiti, movimenti, liste e gruppi di candidati, devono presentare alla Sezione Regionale Toscana della Corte dei Conti, il consuntivo delle spese per la campagna elettorale e le relative forme di finanziamento, entro quarantacinque giorni dall'insediamento dei rispettivi Consigli, copia del consuntivo va depositata anche presso l'Ufficio Elettorale Centrale.
Il mancato deposito del consuntivo nei termini prescritti è punito, ex art. 13, comma 7, della L. 96/2012 con la sanzione pecuniaria da 50.000,00 a 500.000,00 euro.
Gli obblighi di controllo attribuiti alla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti si riferiscono ai comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti (art. 33, comma 3, del D.L. 24 Giugno 2014, n. 91).
Le indicazioni sul rendiconto delle spese elettorali sono state emanate dalla Sezione Autonomie della Corte dei Conti con la delibera 12/2014.