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Distretto rurale Monte pisano e piana di Pisa

inserita il: 16/10/2024 19:54

Distretto rurale Monte pisano e piana di Pisa

Un progetto ambizioso che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio, valorizzando le eccellenze locali e tutelando il paesaggio, con un focus sull'agricoltura biologica e sociale.

Pisa, 16 ottobre 2024 - Sottoscritto oggi l’atto costitutivo dell’associazione “Distretto rurale del Monte Pisano e della piana di Pisa” tra i Comuni di Pisa, Calci, San Giuliano Terme, Vecchiano, Vicopisano, la Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, l’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Hanno siglato l’atto anche le associazioni d’impresa dei settori dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio e turismo: C.I.A. Etruria, Coldiretti Pisa, Confagricoltura Pisa, CNA Pisa, Confesercenti Toscana, Confcommercio Pisa, l’associazione Strada dell’Olio dei Monti Pisani.
I firmatari. Alla sottoscrizione erano presenti, Michele Conti, sindaco di Pisa, Massimiliano Ghimenti, sindaco di Calci, Filippo Pancrazzi, assessore di San Giuliano Terme, Massimiliano Angori, sindaco di Vecchiano, Matteo Ferrucci, sindaco di Vicopisano. Hanno sottoscritto l’atto anche Marzia Guardati (Camera di Commercio Toscana Nord Ovest), Francesco Elter (C.I.A. Etruria), Marco Pacini (Coldiretti Pisa), Vittorio Mazzetti D'Albertis (Confagricoltura Pisa), Francesco Oppedisano (CNA Pisa), Fabrizio di Sabatino (Confesercenti Toscana), Stefano Maestri Accesi (Confcommercio Pisa), Gianluca Bovoli (Strada dell’Olio dei Monti Pisani).
Gli organi dell’associazione. Sono previste dallo statuto: l’assemblea generale degli associati; il consiglio direttivo; il presidente. La durata dell’accordo si definisce a tempo indeterminato. I soci fondatori hanno eletto il Consiglio direttivo per i prossimi cinque anni nelle persone di Michele Conti, Fabio Mencarelli, Fabiola Franchi, Filippo Pancrazzi, Mina Canarini, Alessandro Agostini, Francesco Elter, Leonardo Paolino, Nicola Micheletti, Gianluca Bovoli. L’assemblea dei soci ha eletto Alessandro Agostini alla carica di presidente, Michele Conti, vice presidente, Fabiola Franchi, segretario-tesoriere.
«Noi sappiamo quanto la nostra città sia attrattiva per motivi turistici, di formazione superiore con le nostre eccellenze - ha detto il sindaco di Pisa Michele Conti -, però dobbiamo ricordare anche che il nostro è e rimane un territorio agricolo, sia nella parte pianeggiante che dei monti pisani. Per questo abbiamo lavorato, insieme a tutti gli enti locali, le associazioni di categoria, non solo agricole ma anche del commercio, turismo e artigianato, per condividere un percorso di valorizzazione del territorio, dei nostri prodotti agricoli e locali e, infine, per preservare l’ambiente, considerato che molti terreni sono abbandonati e invece sappiamo quanto sia importante la difesa idraulica e idrogeologica. Tutto questo passa anche attraverso strumenti come quello che oggi abbiamo costituito».
«Questo importante atto coinvolge, oltre a Pisa, i Comuni del monte pisano come Calci, San Giuliano, Vecchiano e Vicopisano – ha detto Massimiliano Angori, sindaco di Vecchiano -. Al fianco dei Comuni si collocano gli enti locali, caratterizzati da una forte attenzione non solo per la tutela del territorio, ma anche per la gestione dei terreni e delle produzioni agricole. Sono moltissimi gli spazi, all’interno della nostra provincia, che hanno una vocazione agro-silvo-pastorale, e quindi dedicati all’attività agricola. Con questo atto diamo testimonianza di una collaborazione tra enti e istituzioni, ma soprattutto concentriamo l’attenzione su uno dei temi più importanti e difficili del presente, ovvero la tutela e la manutenzione del territorio, affinché gli eventi metereologici non ci colgano più impreparati e affinché si continuino a seguire quelle produzioni agricole che qui, nella nostra provincia pisana, fanno la differenza».
I principi ispiratori. In base allo statuto l’associazione si ispira ai principi generali dello “sviluppo sostenibile e valorizzazione del territorio rurale e del suo patrimonio culturale identitario, dell’innalzamento della qualità della vita delle popolazioni dei territori rurali, della salvaguardia e dell’uso sostenibile delle risorse naturali, del miglioramento della redditività delle aziende che operano sul territorio di competenza”.

Gli obiettivi. Tra gli obiettivi dichiarati quelli di “promuovere lo sviluppo del territorio rurale e l’integrazione tra politiche economiche e del territorio secondo criteri e obiettivi di sostenibilità; adottare e sostenere ogni iniziativa diretta alla tutela della salute e del benessere degli esseri umani, degli animali, dell’ambiente e alla conservazione della biodiversità; promuovere, diffondere e tutelare i dettami dello sviluppo sostenibile nel campo agricolo, agro-alimentare, zootecnico, forestale, ambientale, artigianale, energetico, turistico, come progetto culturale, come modello di gestione delle risorse e come scelta necessaria per la sicurezza e la sovranità alimentare; salvaguardare e valorizzare il paesaggio e le aree protette, con interventi e servizi finalizzati al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali; promuovere le forme di turismo sostenibile, con particolare riferimento al turismo lento ed a quello naturalistico e sportivo; favorire la conversione al metodo biologico delle aziende agricole e agro-alimentari; valorizzare e salvaguardare le produzioni tipiche e le tradizioni locali; promuovere il consumo dei prodotti territoriali; favorire e incentivare la presenza di prodotti territoriali e biologici nella ristorazione pubblica e collettiva, nella vendita diretta, negli esercizi commerciali, nelle attività agrituristiche e di accoglienza turistica; promuovere e sostenere l’agricoltura sociale; creare nella Comunità locale una rete di relazioni attiva e consapevole sui temi della sostenibilità, del biologico, del consumo consapevole e del mangiar sano; stimolare e favorire l’approccio territoriale, anche oltre i confini amministrativi; promuovere e favorire, nei settori sopra individuati, la sinergia di azioni congiunte e coordinamento tra attori pubblici e privati”.
Le attività. Per il raggiungimento degli obiettivi l’associazione: favorisce le forme di aggregazione e le relazioni tra soggetti; promuove e sostiene campagne di informazione e di educazione al consumo; svolge attività di formazione, informazione, assistenza, divulgazione e ricerca, limitatamente agli ambiti di attività; promuove e partecipa a progetti e bandi indetti da soggetti pubblici e privati; stipula accordi, convenzioni, partenariati, protocolli d’intesa; organizza iniziative sociali, corsi, seminari, congressi, conferenze, attività culturali, fiere ed eventi eno-gastronomici, anche per la raccolta di fondi; partecipa a organismi locali, nazionali ed internazionali nel settore di propria competenza; collabora con istituti scolastici, università, centri di ricerca ed enti pubblici e privati; costituisce commissioni permanenti e temporanee e gruppi di studio; si dota di regolamenti interni su aspetti specifici; realizza un’idonea ed efficace strategia di comunicazione.